Cinque anni per un sigillo…

Cinque anni per un sigillo…

Che commozione ragazzi!
Stamattina ho ritirato il tanto agognato sigillo … Un’emozione indescrivibile. Cinque lunghissimi, interminabili anni, fatti di stanchezza, paura, tormento … poi la gioia, l’eruzione di entusiasmo … e poi ancora lo sconforto per una macchina burocratica sempre meno efficiente e sempre più lenta ..  Ancora stamattina ho dovuto combattere per via di uno di quegli ostacoli immaginari che la p.a. sembra voler per forza inventare ad ogni occasione .. tutto superato, con tanto di scuse .. tanta rabbia, ma poi tanta gioia.

Non posso ancora aprirlo, in quanto è destinato al Consiglio Notarile di Potenza e mi sarà rilasciato con l’iscrizione al ruolo .. per il momento è chiuso in una busta bianca, di un colore pallido, insoddisfacente, con una scritta sbiadita .. eppure bellissima, quasi ironicamente misteriosa. Sembrerò stupido ma ho passato la mia giornata a sentire il suono che fa il sigillo nella scatola agitandolo continuamente.

Appena mi son trovato solo con la mia busta, un pianto di emozione mi ha subito invaso il volto. Ho rivisto tutto, e tutti: la mia famiglia, Bernadette, l’Ergife, la paura del primo giorno, l’emozione, e poi l’attesa smaniosa dei risultati, l’orale, e poi ancora la lunga, maledetta attesa della graduatoria …gli amici che ho perso .. e quelli che ho trovato… e poi i miei “Nuovi casi notarili”, un trionfo per me inaspettato nella sua portata, miei compagni e consolatori in un momento difficile, e non capito da nessuno, all’esterno di un mondo visto sempre solo come una fonte di privilegi, e nel quale quindi non è consentito lamentarsi..

Ho rivissuto in pochi istanti tutte le passioni di questi anni .. e il mio pensiero mi ha portato agli amici che ancora sono in pena: vi auguro con tutto il cuore di farcela al più presto, di vivere questa emozione, di realizzare il vostro sogno.

So che sembra difficile, ma ragazzi, per quanto possiate, CREDETECI .. credete in voi stessi, credete che Qualcuno è pronto a guidare le vostre mani e le vostre menti, dovete soltanto chiederlo, ed impegnarvi quanto questo sogno richiede. Spiegatelo, senza paura, che ci credete, chiedete aiuto senza vergogna quando non ce la fate, e sappiate riconoscere chi vi aiuta e vi capisce, anche con un “insopportabile” silenzio.

Rispondetegli, anche voi in silenzio, e ditegli, con gli occhi “Grazie, ti amo immensamente”.

Un abbraccio ideale

Carlo