16 Gen Traccia Lezione Notaio Carbone Scuola Franco Lobetti Bodoni di Torino
Tizio, sprovvisto di parola e di abilità nel braccio destro a seguito di un incidente, si reca presso lo studio associato dei Notai Michele Vaira e Carlo Carbone per perfezionare il suo testamento pubblico.
Egli premette ai Notai:
– di essere coniugato con Tizia e di avere avuto tre figli Tizietto, minore, Tizietta, interdetta, e Caietto, figlio della prima moglie Sempronia;
– di essere attualmente in pessimi rapporti con la moglie Tizia e, pur non avendo il coraggio di separarsene, di voler, tuttavia, e per quanto possibile, escluderla dalla successione, riconoscendole soltanto alcuni diritti.
Più in particolare, vorrebbe assegnare in piena proprietà ai suoi figli Tizietto e Tizietta, i seguenti beni, e precisamente:
‐ a Tizietto un’abitazione in Napoli, ove al momento Tizio vive, purchè Tizia non abbia alcun diritto su tale bene. Tizio precisa al Notaio di aver contratto un preliminare, in scadenza domani, per la vendita di tale bene, e chiede come si può evitare di danneggiare Tizietto;
‐ a Tizietta un locale commerciale completamente abusivo, in Roma, di cui Tizio ha, al momento, la sola nuda proprietà, facendo però in modo che ella ne goda le rendite per tutta la vita, per poi trasferirlo direttamente al suo tutore.
– a Caietto, a titolo di legato, una somma di denaro, di importo immutabile, per tutta la vita ed in caso di bisogno, a carico dell’eredità, tenuto conto di quanto precisato per Tizietta.
Egli rappresenta inoltre ai Notai le seguenti volontà:
In primo luogo, vuole evitare che Tizietta risponda, ad alcun titolo, dei debiti ereditari, imponendole, se necessario, di accettare con beneficio d’inventario. Per favorire questo risultato, vorrebbe comunque liberare gli eredi da alcuni debiti. In particolare vuole:
‐ Attribuire alla società “Alfa s.a.s. di Livio”, amministrata da Livio socio storico, di cui il Notaio Michele Vaira è accomandante con procura speciale per il compimento di singoli affari, un appartamento, anziché la somma di Euro 100.000 che ad essa deve in forza di contratti precedenti;
‐ Liberare il signor Quinto da un debito nei suoi confronti, obbligandolo però a saldare il debito che Tizio ha verso il signor Mevio, il tutto, se possibile, con unica disposizione.
In secondo luogo, vorrebbe attribuire a Tizia unicamente un gioiello, che le ha promesso nei tempi felici del loro matrimonio, assicurandosi però che Ella assista, per tutta la vita, Tizietta, anche ove non ne fosse nominata tutrice, ed imponendole la celebrazione di Messe in suo suffragio dopo la morte.
Infine, Tizio chiede al Notaio di fare in modo che, qualunque cosa accada, i discendenti del nipote Severo, figlio del fratello premorto Augusto, non possano ricevere in ogni caso alcun bene dell’eredità.
Il candidato, assunte le vesti di uno dei due Notai, rediga quanto richiesto, adeguando la volontà del testatore alle disposizioni inderogabili di legge. Si tenga conto, in particolare, che Tizio esprime il desiderio di utilizzare, per tutto ciò che occorra ai fini dell’atto, la mano sinistra, assicurando di essere in grado di farlo.
Dopo aver analiticamente motivato le soluzioni adottate, il candidato tratti, in parte teorica dell’ institutio ex re certa, soffermandosi sul rapporto tra tale istituto e la composizione del
patrimonio del testatore, del legato in sostituzione di legittima, e dei diritti successori del coniuge, soffermandosi sulla loro derogabilità mediante testamento.